Aveva compiuto 80 anni da poco, l'Ing. Vittorio Ghidella, scomparso qualche giorno fa a Lugano, dove viveva quasi in esilio da diversi anni. Una figura invisa ai vertici Fiat che presero in mano l'azienda alla fine degli anni '80, ma che sapeva fare una cosa dannatamente importante, nel mondo dell'auto: costruire modelli di successo. E non sono in molti a saperlo fare.
L'Ingegnere arrivò alla Fiat nel '79,alla fine di un periodo difficilissimo, segnato dagli anni di piombo, e fu in grado di rilanciare la fabbrica torinese, grazie ad alcuni modelli di grande successo. All'uscita di Ghidella, nel 1988, Cesare Romiti – il suo principale detrattore e Amministratore Delegato del Gruppo Fiat – prese in mano le redini di Fiat Auto, per poi consegnarle a Paolo Cantarella, ed iniziare un periodo di continuo declino – con l'esclusione di pochi modelli – segnato da alcuni dei veicoli più bistrattati nella storia Fiat: Lancia Delta 2a Serie, Fiat Bravo e Brava, Fiat Marea e Lancia Kappa e Thesis.
Ghidella, invece, firmò alcuni fra i più grossi successi del marchio Lancia: la prima Delta che – a quasi 20 anni dall'uscita dal mercato – è ancora oggi conosciuta in tutto il mondo, grazie ai successi rally di 4WD e Integrale, e la Lancia Thema il cui nome è stato rispolverato in tempi recentissimi, per la nuova gamma Chrysler-Lancia visto il successo che ebbe in tutta Europa, raggiungendo le 360mila unità vendute. In seguito la Lancia iniziò la progressiva ritirata, a partire dalla rinuncia alla guida a destra.
Anche la Fiat Uno era nata come modello della marca Lancia, come è stato rivelato qualche mese fa a Quattroruote da Gian Mario Rossignolo, allora a capo del marchio (e oggi alla guida del progetto De Tomaso), ma poi diventò una vettura Fiat e segnò la strada per il modello di maggior successo del marchio Torinese: la Punto.
Altri modelli sviluppati nel periodo di Ghidella, furono la Fiat Croma (facente parte di un progetto congiunto con Thema, Alfa Romeo 164 e SAAB 9000) e la Y10, commercializzata con il marchio Autobianchi in Italia e Lancia all'estero, vettura che supero il milione di esemplari prodotti. Fiat Croma, prodotta fra il 1985 e il 1996, non venne più sostituita dal management Fiat, che lasciò a Marea (soprattutto alla versione SW, denominata Weekend) il compito di prendersi cura dei clienti del segmento D alto, con dei risultati poco soddisfacenti, soprattutto all'estero.
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