Dopo un pessimo inizio di 2011, il mercato italiano dell'auto aspettava i risultati delle immatricolazioni di aprile (pubblicati da UNRAE) per poter effettivamente capire dove si sarebbe andati a finire. Il primo trimestre 2011, infatti, era stato pesantemente penalizzato dai dati 2010, dove figuravano le immatricolazioni ancora legate agli incentivi 2009, che proprio con marzo 2010 terminavano.
Aprile 2010 è quindi stato il primo mese “pulito”, che ci mostra come sta procedendo questo 2011. Beh, non stiamo andando per niente bene: le immatricolazioni di aprile 2011 sono 157.309 (per la prima volta inferiori alle 160mila unità, da 15 anni a questa parte), ancora una volta inferiori allo scorso anno, del 2,2%.
Analizzando i dati delle vendite relative all'intero primo quadrimestre 2011, il dato è deprimente: -19% rispetto al primo quadrimestre 2010, ovvero -157.152 immatricolazioni.
Guardando al futuro, le previsioni appaiono tutt'altro che rosee: nel medio periodo non si prevedono grossi miglioramenti della situazione economica, i prezzi di benzina e gasolio sono influenzati sia dal crescente costo del petrolio che dall'aumento dell'accisa sui carburanti varato dall'attuale governo, che ha pure creato i presupposti per l'aumento dell'Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT). Difficile trovare dei barlumi di luce fra le molte ombre.
In questo contesto, a pagare sono principalmente le marche italiane (-8,17%), mentre quelle straniere segnano una tenuta (+0,39%). Come mai? Perché nella struttura del mercato, sono proprio i segmenti dove il Gruppo Fiat è il più forte (quelli bassi, per intenderci) a soffrire di più, mentre i medio-alti (dove Fiat è tradizionalmente più debole) sono in crescita.
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Nuova Fiat Panda: un modello di successo per un marchio in caduta |
I segmenti A+B, pur essendo in ripresa rispetto al primo trimestre, perdono il 9% circa, mentre i segmenti C+D crescono di oltre il 7%: evidentemente in questo momento Fiat non è presente nei segmenti in crescita, anche a causa dell'uscita di scena di Multipla e Croma. Quanto di questo spazio potrà essere colmato da Fiat Freemont è ancora tutto da vedere e – in ogni caso – le consegne (e quindi le immatricolazioni) inizieranno solo fra qualche mese.
Anche un'analisi geografica delle vendite conferma la difficoltà dei marchi nazionali: l'area Nord-orientale (storicamente filo-germanica e poco favorevole a Fiat) dell'Italia è l'unica a crescere, seppure di un magro +1,73, mentre il meridione dell'Italia (dove i marchi italiani sono tradizionalmente più forti) subisce il calo più pesante: -9,25%.
Nessuna sorpresa quindi che fra gli sconfitti figurino Fiat (-14,9%) e Lancia (-4,81%), mentre fa ben sperare l'ottimo risultato di Alfa Romeo: +49,5%, le vetture possono essere vincenti anche nei segmenti superiori al B, se c'è il prodotto corretto. Anche Ford (-9,8%) e Peugeot (-17,6%) hanno fatto riscontrare delle perdite pesanti.
Tra i vincitori figurano la già menzionata spiccano Alfa Romeo, Dacia (+46,2%), Hyundai (+104,9%), e la solita Volkswagen (+11,3%), che peraltro sta lanciando la Nuova Golf Cabrio: l'unica politica che paga è il continuo rinnovamento di prodotto, regola che il Gruppo VW sembra aver imparato bene.
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Nuova Volkswagen Golf Cabrio: un altro modello di successo? |
Nella classifica auto, Fiat Panda ha sopravanzato Fiat Punto (dato comprensivo di Grande Punto e Punto Evo) ed è la vettura più venduta in Italia nel mese di aprile (con 10.762 immatricolazioni). Segue Fiat 500, che migliora la propria posizione e riconquista il podio, superando Ford Fiesta (che mantiene il terzo posto nel quadrimestre). Fa specie che il marchio al quale appartengono i tre modelli più venduti in Italia sia fra quelli con i risultati peggiori, ma abbiamo visto come Fiat paghi la quasi assenza dai segmenti medio-superiori, mentre il marchio del momento – Volkswagen – ora fa capolino anche nel segmento B, da sempre regno incontrastato del Gruppo Fiat.
L'analisi delle immatricolazioni nei vari segmenti, mostra come nel segmento A Fiat Panda e 500 risultino rispettivamente prima e seconda, seguite da Smart ForTwo. Anche nel segmento B Fiat la fa da padrona con Punto, mentre Fiesta è seconda, e Ypsilon perde il terzo posto (in attesa della nuova 5 porte di Lancia) dove sale Volkswagen Polo. Nei segmenti medio-superiori sono i tedeschi a farla da padrona: i segmenti C e D sono infatti dominati da Volkswagen, con Golf e Passat rispettivamente, mentre il segmento E è guidato da BMW Serie 5, e il segmento F vede Porsche conquistare sia la prima che la seconda posizione, con 911 e Panamera.
Per quanto riguarda il discorso alimentazione, le vetture a gasolio quest'anno hanno superato quota 55% (era il 48% dello stesso periodo 2010), e Alfa Romeo Giulietta si classifica terza nel mese di aprile (nel quadrimestre è al secondo posto), lasciando a Nissan Qashqai la seconda posizione. Fiat Punto rimane il modello con motore diesel più venduto in Italia.
Riusciranno i dati di maggio a migliorare la situazione? Per crederci bisogna essere proprio degli inguaribili ottimisti.