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Il video del test effettuato con la collaborazione di TopGear |
Il tutto ha inizio con la trasmissione televisiva Annozero del 2 dicembre 2010, dal titolo “Forse Italia”. Uno degli argomenti trattati è il mondo dell'auto, anche perché fra gli ospiti figura Maurizio Landini, segretario generale del sindacato FIOM.
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La trasmissione del 2 dicembre 2010 |
Il conduttore – Michele Santoro – introduce rapidamente il video di un test portato a termine da Annozero sulla pista di TopGear (a Vairano), che prevedeva un confronto fra tre auto: una Citroën DS3 THP, una Mini Cooper S ed una Alfa Romeo Mi.To Quadrifoglio.
Santoro fa partire la registrazione (peraltro dalla realizzazione piuttosto artigianale), da la parola a chi il test l'ha curato – il giornalista Corrado Formigli – facendogli però fretta non appena questi inizia a parlare. Formigli quindi cerca di arrivare al punto a tempo di record (1' 42”, secondo il video pubblicato da alVolante.it): dimostrare che le Alfa Romeo fatte da Fiat hanno perso la sportività che le ha sempre contraddistinte, attraverso l'esibizione dei tempi di percorrenza registrati sul giro di pista dalle tre automobili (tempi peraltro registrati nel corso di un altro test, dal mensile Quattroruote) e i commenti del collaudatore di TopGear, ripresi durante la prova.
Insomma, un vero papocchio, concluso dal giornalista affannato con l'infelice frase “direte: siete i soliti faziosi, ce l'avete con Marchionne”.
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Il test di Quattroruote |
Risultato: a partire dal giorno dopo si solleva un polverone di critiche da parte di gran parte della stampa specializzata, che sostanzialmente accusa i collaboratori di Annozero di essere faziosi e di avercela con l'industria italiana in generale, e con Marchionne in particolare.
A pensarla così deve essere stato anche lo stesso Sergio Marchionne, o almeno i legali Fiat alle sue dipendenze, visto che non passa molto tempo che Fiat intenta un'azione giudiziaria nei confronti di Annozero, a causa delle affermazioni “fortemente denigratorie e lesive dell'immagine e dell'onorabilità della società, dei suoi prodotti e dei suoi dipendenti fatte a commento di una pseudo-prova comparativa” (come recita la nota ufficiale del Lingotto). Richiesta: 20 milioni di euro.
Ed ecco che arriviamo ai giorni nostri. Secondo i periti del Tribunale di Torino (la notizia e di qualche giorno fa, la riprendiamo dal sito Omniauto.it) "Il test di Annozero non può essere ritenuto tecnicamente valido per confrontare differenti vetture anche in considerazione della mancata indicazione di dati sulle motorizzazioni e sugli allestimenti delle stesse", ma il danno è stato valutato 1,75 milioni di euro.
Dopo la relazione di 63 pagine dei periti, ora la palla passa ai giudici, i quali dovranno ascoltare nuovamente le parti e decidere se la RAI dovrà procedere o meno al risarcimento.
E voi cosa ne pensate, di questa vicenda?