Mentre nello sfarzoso Salone dell'Automobile di Francoforte vengono presentate caterve di novità circondate da belle ragazze, in giro per il mondo il mondo dell'auto non è tutto rose e fiori.
Non lo è soprattutto in Europa, il cui mercato è destinato a regalare poche soddisfazioni ai produttori auto, tant'è che Sergio Marchionne sembra aver deciso di portare la produzione dei nuovi SUV Alfa Romeo e Maserati in USA, da dove – oltre a godere dei vantaggi di una valuta debole – si possono servire meglio i mercati dalle vendite più promettenti, come quello statunitense e quelli asiatici (non a caso il record di vendite di Ferrari previsto per il 2011 – 7.000 unità – sarà dovuto principalmente alle consegne d'auto effettuate in Cina, Taiwan e Hong Kong, oltre che negli stati Uniti).
Non lo è soprattutto in Italia, il cui mercato automobilistico degli scorsi medi ha ha confermato che il 2011 è destinato ad essere uno dei più depressi degli ultimi 30 anni (non è una sorpresa che l'Italia sia ormai diventato il settimo produttore auto europeo, nella classifica elaborata da ACEA per i primi 9 mesi del 2011, superato dalla Repubblica Ceca e incalzato dalla Slovenia).
Francoforte 2011: tanto sfarzo per dimenticare i problemi? |
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Come viene correttamente indicato da Quattroruote.it (clicca qui per l'articolo intero, con i dettagli degli incrementi), questi aumenti andranno a colpire anche i contratti già sottoscritti, nel caso le vetture relative non siano ancora state consegnate, danneggiando ulteriormente il mercato e creando dei seri contrattempi a tutto il settore.
Secondo Quattroruote un'Alfa Romeo 159 Sportwagon 2.0 JTDm Distinctive da 32.700 euro verrebbe a costare 646,50 euro in più rispetto a quanto pattuito con il Cliente, se il contratto fosse stato sottoscritto un mese fa e la vettura venisse consegnata la prossima settimana.
Difficile prevedere un futuro roseo, per il mercato dell'auto in Italia.
Difficile prevedere un futuro roseo, per il mercato dell'auto in Italia.
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