Mentre
il lancio di Abarth negli USA era partito con un video che
sottolineava l'aspetto seducente della Abarth 500, lo spot che aveva
lo scopo di supportarne le vendite nel mese di febbraio puntava tutto
sulla cattiveria del marchio dello scorpione.
Cattiveria
e mancanza di “political correcteness”, sfruttando un testimonial
che è l'archetipo del “bad guy”, Charlie Sheen (al secolo Carlos Irwin Estevez), sono infatti gli
ingredienti del nuovo spot. L'attore statunitense, conosciuto negli
anni '80 per le pellicole del regista Oliver Stone Platoon
e Wall Street
(1987) e negli anni '90 per la serie di film comico-demenziali Hot
Shots!, più recente ha accresciuto la
sua notorietà “grazie” ad episodi di violenza domestica,
problemi di alcool e cure riabilitative, oltre che per la
fortunatissima serie televisiva “Due uomini e mezzo” (dalla quale
è uscito dopo una violenta lite con la produzione).
Nello
spot un Charlie Sheen costretto agli arresti domiciliari (confermati
anche dal “braccialetto” al piede) scorrazza per la sua villa,
piena di belle donne, a bordo di una Abarth 500 guidata in maniera
spericolata.
Il messaggio è immediato: 500 Abarth è una macchina cattiva, che “piace alla gente che piace”, oltre ad essere estremamente maneggevole. “Non tutti i cattivi soggetti sono uguali”, recita il claim.
Sembra
che lo spot di Abarth 500 sia stato accolto molto bene negli USA
(anche se considerato troppo provocatorio per essere messo in onda
durante il gettonatissimo Super Bowl 2012, come previsto in un primo tempo), dopo il flop della
collaborazione con Jennifer Lopez e il summenzionato video nel quale
la modella rumena Catrinel Menghia (curiosità: è la ragazza che accoglie Charlie Sheen nello spot "Bad boy") si spaccia per
italiana.
Già
nel mese di febbraio Fiat Group (gamma composta da Fiat 500, Fiat
500C e Abarth 500) avrebbe incrementato le vendite, fino ad allora
piuttosto deludenti, in Nord America del 70%.
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