L'Autorità Garante della concorrenza e del Mercato (alias AGCM),
ente abilitato a sanzionare le “pratiche commerciali scorrette”,
ha affibbiato una multa di 200.000 euro a Fiat Automobiles S.p.A. in
riferimento alla campagna Supercard Fiat (“Fino al 2015 Fiat
congela il prezzo del carburante a 1€ al litro”, lo ricorderete).
La
campagna che promette carburante a un euro per tre anni e che ha
fatto scattare la multa – come viene riportato dal bollettino
dell'AGCM – è stata messa in onda da Fiat nei mesi di giugno e
luglio 2012, attraverso spot televisivi e radiofonici (RAI e
Mediaset), nonché attraverso inserzioni internet.
Lo spot TV faceva leva sulla crescita del costo del carburante, una
serie di autocisterne arrancanti in salita su una strada di montagna
a tornanti, portavano alla mente la salita del costo del carburante (della benzina in particolare), partendo dal prezzo di un euro del 1999 (equivalente in euro, c'era ancora la lira, un euro valeva 1.936,27 lire), il costo di 1,20 euro del
2005, 1,40 euro del 2008, e 1,85 del 2012, mentre una serie di vetture
Fiat color rosso trascinano senza sforzo delle cisterne in discesa, con il prezzo ad un euro fino al 2015.
Secondo
le motivazioni che hanno indotto l'agenzia a somministrare la
sanzione (peraltro scontata del 9%) da parte dell'Antitrust,
l'azienda multinazionale è rea di “aver diffuso, nei mesi di
giugno e luglio 2012, informazioni ingannevoli nell’ambito di una
campagna pubblicitaria nella quale veniva offerta la possibilità, a
fronte dell’acquisto di un’autovettura della gamma Fiat, di
bloccare per tre anni il prezzo di acquisto del carburante(“Oggi
Fiat blocca il prezzo del carburante a 1 euro al litro per 3 anni”).”
-->
Il
consumatore – sempre secondo l'Antitrust – sarebbe stato portato
a credere che “attraverso la fuel card, nei successivi tre anni lo
stesso avrebbe potuto acquistare tutto il proprio fabbisogno di
carburante al prezzo di 1 euro al litro. In realtà l'offerta non
riguarda le autovetture bi-fuel e prevede, per le altre tipologie di
alimentazione, un quantitativo massimo di litri acquistabile alle
condizioni pubblicizzate, diverso a seconda del modello di
autovettura". A propria difesa Fiat ha fatto notare come “i
destinatari dei messaggi erano in grado di reperire tutte le
informazioni in un momento successivo alla visione dello spot
pubblicitario”.
La
segnalazione sarebbe stata opera dell'Unione Nazionale Consumatori e
di Altroconsumo, l'istruttoria era stata aperta già 25 giugno 2012.
Fiat
ha 30 giorni per pagare la somma o deve presentare ricorso. al TAR o
direttamente al Presidente della Repubblica.
Voi
cosa ne pensate?
Video
presente sul nostro canale
YouTube
Nessun commento:
Posta un commento