Lo storico
stabilimento Bertone di Grugliasco, alle porte di Torino, acquisito e
rinnovato da Maserati, è stato ufficialmente inaugurato ieri, fra
gli applausi degli operai e alla presenza dell'intero consiglio di
amministrazione Fiat a Grugliasco, in una celebrazione che si è
svolta a 10 anni dalla scomparsa di Gianni Agnelli, nonno del
presidente di Fiat S.p.A. John Elkann, al quale la fabbrica è stata
dedicata (è stato chiamato infatti “Stabilimento Avv. Gianni
Agnelli”).
Le auto storiche tornano di moda, più per necessità che per vero interesse, infatti, fino a ora questo settore era riservato solo agli amatori del genere.
Fiat 124 Spider, una delle preferite dai collezionisti
Adesso invece, si nota un consistente ritorno a quelle auto definite un po’ “vecchiotte”, che invece fanno riscoprire il fascino di tempi andati.
Chiaramente trattandosi di una scelta quasi obbligata, per combattere la crisi sul fronte Rc Auto, non si può ambire a limousine, Cadillac e simili.
Parte la raccolta
ordini della Fiat Punto 2013, un auto dalle poche novità di
prodotto e dalla nuova gamma razionalizzata a due allestimenti, Easy
e Lounge, ai quali si abbinano tre pacchetti (Comfort, Techno e Sport
Look), e il cui listino prezzi parte da 11.900 euro* (la versione 1.2 69
CV Easy 3 porte, in fase di lancio viene offerta con una promozione speciale, a 9.800 euro, compresa di climatizzatore, ESP con Hill Holder, radio CD/MP3 e navigatore TomTom2 con Twitter, Tripadvisor ed Expedia.).
Sembra essere
ufficiale, Toyota Motor nel 2012 ha venduto un volume di veicoli
record, raggiungendo quota 9,75 milioni, sorpassando General Motors e
Volkswagen Group e assicurandosi la posizione di produttore auto numero uno al
mondo.
Un salone Toyota in Giappone, dove le vendite sono salite del 35 percento (Shizuo Kambayashi/Associated Press)
Lo scorso anno il
titolo di maggior produttore di auto al mondo se lo sono giocato la
General Motors e Volkswagen, non senza strascichi di polemiche, mentre Toyota rimase a guardare.
Contrariamente
alla tradizione, a capo dei tre produttori d'auto americani
denominati “the big three” - Ford, General Motors e Chrysler –
oggi troviamo tre boss – Alan Mulally, Dan Akerson, Sergio
Marchionne - che non sono né “uomini dell'auto”, né manager con
una lunga storia nelle rispettive aziende.
Una
breve ma efficacie analisi degli loro stili è apparsa sul
settimanale britannico The Economist.
L'inserimento di
manager provenienti da settori diversi da quello dell'auto non sempre si è
rivelato essere una scelta fortunata: in tempi recenti
l'acquisizione di Ron Zarrella – proveniente da un produttore di
lenti a contatto – come capo della divisione Nord America della GM
e il breve regno di Bob Nardelli a capo della Chrysler (Nardelli
veniva da una catena di negozi fai-da-te) sono stati – al contrario
- due esempi di storie di insuccesso.
Fanno eccezione,
per l'appunto, i capi supremi delle “tre grandi”, nonostante le
nette differenze che contraddistinguono i loro stili di management.
L'ingegnere di
Oakland (California) Alan Mulally proviene dal produttore di
aeroplani Boeing, ha preso posto come presidente e CEO di Ford Motor
Company nel settembre 2006, succedendo al bis-nipote del fondatore
(Henry Ford), William Clay Ford junior.
Lo stile di Mulally, secondo
l'autorevole settimanale, è quello del “cheerleader esigente”:
grandi sorrisi ed abbracci, grande rigore e responsabilizzazione,
spinge a dare il meglio di sé stessi per ottenere approvazione.
Proviene da una
società di telecomunicazioni il boss di GM, Dan Akerson (anche lui
californiano di nascita), ma ha un passato da ex-ufficiale di marina,
e si vede.
Il “management degli ordini urlati” è lo stile che
contraddistingue il ruvido manager, dai modi gelidi.
Attenzione per i dettagli, disciplina, ordine, sono i punti di forza di questo modello: si racconta che abbia interrotto una riunione per raccogliere un pezzo di stoffa da terra.
Non aspettarti
alcun abbraccio è il consiglio che The Economist si sente di poter dare.
A capo della più
piccola delle tre grandi troviamo l'italo-canadese Sergio Marchionne, il quale precedentemente aveva lavorato per il Gruppo SGS (servizi di ispezione, verifica e certificazione). Esponente del “management a spasso”, sempre in viaggio, vestito
informalmente, appare improvvisamente in fabbriche ed uffici Chrysler
o Fiat in giro per il mondo, per sistemare problemi al volo.
Una
sorta di micromanager, nel bene e nel male. O un manager fai-da-te,
aggiungiamo noi, una specie di Sergio the Builder, caratteristica
(forse) necessaria per gestire un'azienda come la Fiat.
Chi dei tre è
destinato ad entrare nell'Olimpo dei grandi dell'auto? Secondo il
giornale inglese non ci sono dubbi, è Mulally, l'uomo che ha
permesso a Ford di ritornare in salute senza ricorrere né alla
bancarotta, né a pesanti aiuti da parte del governo.
Entra
in vigore oggi, 19 gennaio 2013, la nuova legislazione europea che
regola il rilascio delle patenti di guida all'interno dell'Unione
Europea (EU27).
Si
tratta del Decreto legislativo n. 59 del 18 aprile 2011 emanato «in
attuazione delle direttive europee 2006/126/CE e 2009/113/CE
concernenti le patenti di guida».
I
principali cambiamenti riguardano:
introduzione di
una vera e propria patente di guida per l'abilitazione a condurre i
ciclomotori (patente AM), fermo restando il superamento dell'esame a
quiz e della prova pratica di guida;
diversa
articolazione dei permessi di guida in base all'età minima
necessaria per il conseguimento, il che porta le categorie delle
patenti (erano le A, B, C, E, e D) ad un totale di 15, creando delle
sottocategorie (v. tabella allegata).
Naturalmente
rimangono valide le categorie e le abilitazioni in essere per le patenti conseguite
fino al 18 gennaio 2013.
Ecco
la tabella delle varie tipologie di patente di guida:
Tipologia
Abilita
alla guida di
Età
dalla quale si può conseguire
AM
Ciclomotori
a 2 o 3 ruote e quadricicli leggeri con cilindrata fino a 50 cm³
o potenza fino a 4 kW (5,5 CV circa), velocità fino a 45 km/h,
massa a vuoto fino a 350 kg, batterie escluse. È l'unica patente
"contenuta" in tutte le altre.
14
anni (Italia), abilita alla guida negli altri paesi della UE da 16
anni.
A1
Motocicli
di cilindrata fino a 125 cm³,
potenza fino a 11 kW (15 CV) e rapporto potenza/peso fino a 0,1
kW/kg e tricicli di potenza fino a 15 kW (circa 20 CV).
16
anni, trasporto passeggeri dai 18 anni.
A2
Motocicli
di potenza fino a 35 kW (48 CV) e rapporto potenza/peso fino a 0,2
kW/kg che non derivino da una versione che sviluppi più di 70 kW
(96 CV) e tricicli di potenza fino a 15 kW (20 CV circa).
18
anni.
A
Guida
di motocicli senza limitazioni e di tricicli di potenza superiore
a 15 kW (20 CV).
24
anni o 20 anni (21 per i tricicli), se si ha la patente A2 da
almeno 2 anni.
B1
Quadricicli
di massa a vuoto fino a 400 kg (550, se destinati al trasporto di
cose), escluse le batterie se elettrici, e potenza fino a 15 kW
(20 CV).
16
anni, trasporto passeggeri dai 18 anni.
B
Autovetture
(fino a 9 posti con massa massima inferiore o pari a 3.500 kg),
eventualmente con rimorchio fino a 750 kg, oppure di massa
superiore a 750 kg, se quella della combinazione non supera i
4.250 kg, previa prova pratica su veicolo specifico.
18
anni.
BE
Mezzi
complessi con motrice di categoria B e rimorchi tra 750 e 3.500
kg.
18
anni.
C1
Autocarri
di massa compresa tra 3.500 e 7.500 kg, anche con rimorchio fino a
750 kg.
18
anni.
C1E
Mezzi
complessi con motrice B (o C1) e rimorchi con massa fino a 3.500
Kg (superiore a 750 kg). La massa totale non può superare le 12
t.
18
anni.
C
Autocarri
di massa superiore a 3.500 kg, anche con rimorchi fino a 750 kg,
con trasporto di non più di otto passeggeri (oltre al
conducente).
21
anni.
CE
Mezzi
complessi con motrici di categoria C e rimorchi di massa superiore
a 750 kg.
21
anni.
D1
Autoveicoli
per il trasporto di non più di 17 persone e lunghezza fino a 8
metri.
21
anni.
D1E
Mezzi
complessi con motrici di categoria D1 e rimorchi di massa
superiore a 750 kg.
21
anni.
D
Autoveicoli
per trasporto di più di 9 persone, anche con rimorchio fino a 750
kg.
24
anni.
DE
Mezzi
complessi con motrice di categoria D e rimorchi di massa max
superiore a 750 kg.
L'anno appena terminato è stato un vero è proprio annus horribilis per il mercato dell'automobile in Italia (come già riportato dal nostro blog auto), ma nel
2012 anche le vendite delle auto nuove in Europa (dati ACEA) sono calate
dell'8,2 percento rispetto al 2011, la maggior débâcle del mercato
automobilistico europeo degli ultimi vent'anni.
Risale infatti al
1993 l'ultimo dato peggiore di quello dello scorso anno, quando le
auto immatricolate furono del 16,9 percento inferiori a quelle del 1992.
Il
mese di dicembre 2012, poi, è stato quello del tonfo finale, con un
crollo delle consegne del 16,7 percento (per un totale di 799.407
auto immatricolate), che chiude l'anno con un totale di poco
superiore ai 12 milioni di vetture (12.053.904 per la precisione),
oltre un milione di auto in meno rispetto al 2011.
A qualità, durata ed affidabilità – che sono da sempre le qualità sulle quali punta il marchio Toyota – la nuova Toyota Yaris vuole abbinare l'innovazione, in termini di design, di efficienza, grazie anche all'introduzione della versione full hybrid, e di tecnologia.
A testimoniare il lavoro portato a termine dagli stilisti Toyota, il coefficiente aerodinamico di Auris è stato portato a 0,277, valore d'eccellenza per quest'auto novità.
La Auris Hybrid presenta il livello di emissioni più basso della sua categoria, pari a soli 87 g/km nel ciclo combinato. Nel funzionamento in modalità elettrica le emissioni sono ovviamente pari a zero, come quelle di una vettura al 100% elettrica (la Auris ibrida percorre circa 2 km consecutivi e velocità fino a 50 km/h a seconda delle condizioni in tale modalità).
La Toyota Auris ibrida si avvale anche del nuovo sistema Hybrid Synergy Drive che ottimizza il rapporto tra la velocità del veicolo ed i regimi di rotazione del motore grazie a degli ingranaggi epicicloidali.
Oltre a ciò, vanno segnalati il sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR) ed il motore a ciclo Atkinson: la combinazione di queste due soluzioni tecniche garantisce benefici in termini d’efficienza dei consumi e riduzione delle emissioni, grazie alla ritardata chiusura delle valvole di aspirazione rispetto ai motori tradizionali.
La pompa idraulica di Auris è elettrica e la cinghia per l'azionamento dei dispositivi ausiliari dell'auto è stata eliminata.
Il sistema multimediale di Toyota Touch & Go Plus nella nuova Auris aggiunge delle novità estremamente avanzate, come il riconoscimento vocale per l’inserimento degli indirizzi ed una comoda funzione di inserimento rapido di destinazioni, musica e contatti.
Il sistema prevede anche la visualizzazione di SMS, email e note sul calendario - tramite apposito collegamento Bluetooth -, e dispositivo vocale per la lettura di SMS, email e messaggi sulle condizioni del traffico.
La mappatura satellitare include anche dei modelli tridimensionali per le città principali, mentre gli aggiornamenti delle mappe sono gratuiti per tre anni (si ottengono presso le concessionarie della rete Toyota oppure scaricandole direttamente da Internet).
Di serie sull’allestimento Lounge, la nuova Auris introduce il sistema Simple Intelligent Park Assist (SIPA), con funzione Easy Set. In buona sostanza la Auris parcheggi da sola, utilizzando una telecamera posteriore e sensori a ultrasuoni posizionati sul paraurti anteriore e su quello posteriore per identificare gli spazi di parcheggio disponibili. Al guidatore viene lasciato il solo controllo sull'acceleratore.
A
conferma della splendida forma di cui gode il segmento delle SUV
compatte (quello che vedrà l'arrivo di Fiat 500X prodotta a Melfi, il prossimo anno, vedi il post del nostro blog auto sugli investimenti di Melfi), anche Renault lancia una novità auto a far da antagonista ai vari
modelli della concorrenza – principalmente coreano-giapponese, al
momento -, il crossover Renault Captur.
Renault Captur, eredita il nome della concept car del 2011
Secondo
la Casa francese di Boulogne-Billancourt, la nuova auto – che
mantiene il nome della concept car presentata al Salone dell'auto di Ginevra nel 2011 - unirebbe le caratteristiche di guida ed agilità
di una piccola compatta (è la meccanica della Renault Clio, infatti,
a far da piattaforma per la Captur), la modularità interna e lo
spazio dell'abitacolo di una monovolume (come la Renault Scénic, per
intenderci) allo stile e posizione di guida tipici di un SUV.
Gli interni di Renault Captur
Insomma,
un vero è proprio crossover (o CUV, Crossover Utility Vehicle), un modello a cavallo fra segmenti
diversi, che dovrà fare i conti con i vari Nissan Juke (famiglia Renault), Hyundai
ix35 e Kia Sportage, tutti modelli di successo.
Le
linee di Captur in riportano – in poco più di 4,10 metri di
lunghezza - tutto ciò che di nuovo Renault sta facendo nel campo del
design. Con il nuovo crossover, il dipartimento dello stile, guidato
da Laurens van den Acker, lancia gli stilemi che vedremo sulle nuove
Renault in arrivo nei prossimi anni.
La
dotazione di serie della vettura non è stata ancora dettagliata, ma
fra le notizie pubblicate, è stato comunicato che fra gli accessori
di serie tritroveremo il sistema hands-free entry, l'hill start
assist (per le partenze in salita) e i sensori di parcheggio
posteriori.
Tre quarti posteriore del nuovo SUV Renault Captur
Tra
gli optional ci saranno invece il tablet touchscreen integrato R-Link
e un sistema integrato che comprende Bluetooth, audio-streaming e
impianto audio hi-fi Arkamys a sei altoparlanti.
I
motori proverranno anche loro dalla Renault Clio, la gamma dovrebbe
permettere valori di emissioni al di sotto dei 100 g/km di CO2.
La
nuova crossover verrà prodotta nello stabilimento Renault di
Valladolid, in Spagna, si posiziona
al di sotto della Renault Koleos (SUV su base Nissan X-Trail) e il debutto ufficiale avverrà al Salone dell'Auto di Ginevra 2013, il prossimo marzo. Attendiamo ulteriori news riguardo ai dati tecnici.
Secondo
la EPA, il consumo della Fiat 500e è paragonabile a 108 MPGe (miglia
per gallone di benzina equivalenti) in autostrada. Cosa significa?
Siccome un gallone USA equivale a circa 3,785 litri e un miglio
terrestre è pari a 1.609 metri, secondo l'ente USA la Fiat 500e
percorre mediamente quasi 46 chilometri con l'equivalente di un
litro di benzina (45,9 km/litro), ovvero consuma (o consumerebbe) poco più di due
litri di carburante per 100 km.
Il
mercato dell'auto nuova in Italia nel 2012 perde quasi il 20 percento
delle immatricolazioni rispetto all'anno precedente, e si attesta a
circa 1,4 milioni di automobili, una dato simile a quello di fine
anni '70, con una perdita di circa 350.000 vendite di auto nuove
rispetto allo scorso anno.
Sono
state 1.402.089 le vetture nuove vendute e consegnate in Italia nei
dodici mesi dello scorso anno, mentre nel 2011 erano state
immatricolate 1.749.739 automobili.
A
dicembre il calo delle immatricolazioni è stato ancora più
repentino, sono state 86.735 le auto immatricolate, -22,5 percento
rispetto al dicembre dell'anno precedente.
Le
vendite auto più colpite dal crollo delle immatricolazioni sono
quelle dei privati: sono meno di 900 mila le vetture nuove vendute a
privati ( 899.937 per l'esattezza), il canale privati scende ad un
minimo storico del 63,8 percento delle vendite totali.