Anche a maggio è continuata la discesa del mercato auto dell'Unione Europea: questa volta il calo
è pari a oltre 65.000 immatricolazioni (il 5,9%) e il totale del
mese si ferma a 1.042.742 nuove auto registrate (un anno fa, nello
stesso mese, furono 1.107.942 le vetture nuove targate nella UE).
Il mese di maggio
2013 segna il minimo storico degli ultimi 20 anni: solo nel 1993 è
stato più basso, quando le immatricolazioni si fermarono sotto il
milione di auto.
Fra i mercati
principali, ancora una volta è il solo il Regno Unito ad essere in
crescita, peraltro in doppia cifra (+11,0%), mentre Italia (-8,0%),
Spagna (-2,6%), Francia (-10,4%) e Germania (-9,9%) sono in calo, più
o meno netto.
Nei primi 5 mesi
dell'anno il mercato dell'UE è sceso del 6,8%, i volumi totali
passano dalle 5.443.226 automobili registrate nel 2012, alle
5.070.840 dei primi cinque mesi del 2013. Il -5,9% di maggio
rappresenterebbe quindi un rallentamento del declino.
Da gennaio a
maggio sono Italia e Francia ad aver segnato cali delle
immatricolazioni a due cifre – rispettivamente del 11,3 e 11,9
percento – mentre Spagna e Germania “limitano i danni” ad un
5,8% e un 8,8%. Nel periodo, la Gran Bretagna e Irlanda del Nord
segna un'espansione del 9,3%.
Fra i gruppi
automobilistici principali, è il Gruppo PSA (Peugeot/Citroën)
a segnare la battuta d'arresto più pesante (-13,2%), GM è seconda
nella classifica dei perdenti (-11,3%), il Gruppo Fiat - sesto gruppo a livello europeo - segue con un
pesante -10,8%. Il leader del mercato Volkswagen (-2,8%) e Ford (-0,3%) limitano le
perdite.
Per quanto riguarda il Gruppo Fiat, a luglio si apriranno gli ordini della nuova Fiat 500L Living (nei paesi anglosassoni si chiamerà MPW), una versione allungata
della 500L con capacità fino a sette posti, e ad agosto inizierà l'avventura di Alfa Romeo 4C, una coupé due posti a trazione posteriore dal fascino innegabile. Non si tratta di modelli dai grossi volumi, ma sono pur sempre
delle auto novità che potrebbero far migliorare i – finora magri -
risultati nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda l'Europa, tempi più sereni sembrano essere ancora lontani, e questo non riguarda solo il mondo dell'auto...
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